Oggi è una giornata speciale per noi: da 50 anni a questa parte la nostra azienda si occupa di voi, delle vostre case e delle vostre industrie, nel miglior modo possibile.
Grazie a tutte le persone che ci hanno seguito in questo meraviglioso percorso e che si sono affidate ai nostri servizi: speriamo di poter continuare a lavorare per voi per molto tempo ancora.
F.lli Ceresoli
La Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia – a cui la Ceresoli fa da sempre riferimento – ha voluto omaggiare l’impresa, donando al fondatore Bruno una targa in rame, lo stesso materiale usato quotidianamente dalla sua ditta.
L’onorificenza è stata consegnata dal presidente di Lapam Confartigianato Modena e Reggio Erio Luigi Munari assieme al presidente del distretto montano Gabriele Arlotti. Presente anche il segretario di zona Corrado Bertei, ideatore della targa, assieme alle addette di Lapam Castelnovo Monti. Un altro omaggio è arrivato dal sindaco di Toano Vincenzo Volpi, che a propria volta ha dato al commosso Bruno un’altra insegna a nome dell’amministrazione comunale.
«La Fratelli Ceresoli è nata 50 anni fa dall’idea di nostro padre Bruno che ha voluto creare l’azienda per rimanere legato al territorio e non dover emigrare a Milano», ha ricordato Francesca, una delle altre figlie del fondatore. L’azienda, ha spiegato, «per noi ha sempre rappresentato un punto di riferimento ci sono stati momenti difficili da superare ma insieme e uniti oggi ci troviamo qui a festeggiare e per questo che vogliamo con tutto il nostro cuore dire grazie a nostro padre per i suoi sacrifici per la sua determinazione per la sua voglia di lavorare la sua responsabilità e energia, valori con i quali ci ha cresciuto e che ci ha trasmesso nelle nostre vite». Arlotti e Munari della Lapam hanno ribadito il legame dei Ceresoli col territorio di origine. «Continuiamo a rivolgere il nostro appello agli enti per favorire in ogni modo la permanenza di queste aziende nel territorio dove, oltre alla cultura del fare impresa, portano vita – hanno sottolineato Arlotti e Munari – Il loro mercato, a base prevalente in regione, è attivo in tutta Italia. Un caso di imprenditorialità in Appennino fatto di cultura e innovazione in un tessuto, quello dell’Appennino».
Articolo de La Gazzetta di Reggio


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